PRIMA CHE GLI SPARASSERO!!!
John Lennon a New York apparentemente stava benissimo. E, con un bell'appartamento ad un piano alto di un edificio storico su Central Park, tanti soldi in banca e un grande amore, difficile pensare che così non fosse. Invece, secondo un nuovo libro, le cose non stavano così. Joe Flannery, che chissà perché ha atteso oltre trent'anni prima di dire la sua, riferisce che, poco prima che lo assassinassero, John gli aveva detto che avrebbe voluto tornare in Gran Bretagna. Flannery era un amico "storico" di Brian Epstein, il manager dei Beatles. Secondo il "Daily Express", che a quanto pare ha letto il libro di Flannery in anteprima, l'amico di Epstein ebbe una conversazione con Lennon "poco prima che venisse ucciso da Mark Chapman davanti alla sua casa di New York". La conversazione è contenuta nel libro "Standing in the wings: the Beatles, Brian Epstein and me"
Le cose sono due:
1-Lennon sapeva di essere in pericolo.
2-Flannery è un cazzaro che vuole lucrare con un finto scoop.
Propendo per la seconda ipotesi. Lennon era un attivista politico comunista e stava sui coglioni agli U.S.A. che in quegli anni erano nel pieno della favoletta del comunismo e dell' U.R.S.S., i due nemici della democrazia. Gli americani allevavano i loro figli con lo spauracchio del comunista nemico della libertà. Lennon aveva letteralmente stufato e lo sapeva, tuttavia continuava a spassarsela con la musica, la politica e tutto il resto. Poi fu eliminato da chissachì, pagato da chissachì, che poi fu indicato come un fan squilibrato. Vabè. Vi lascio con un pezzo del nostro amato John: Jealous Guy
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