Bersani ha ignorato i nomi proposti dal Movimento 5 Stelle per un
semplice motivo. Gargamella ha già deciso. Ha fatto le Berlusconarie. I
votanti erano due: lui e lo psiconano durante un colloquio intimo.
Trasparenza e condivisione, queste sono le parole d'ordine del
pdmenoelle. Sono stati scelti in particolare due nomi: D'Alema e Amato.
Due personaggi di garanzia giudiziaria al posto di una figura di
garanzia istituzionale. Il presidente della Repubblica è il capo del
Consiglio Superiore della Magistratura, la influenza, può indirizzarne
il comportamento. Berlusconi vuole un garante per i suoi processi.
D'Alema, il principe dell'inciucio, e Amato, l'ex tesoriere di Craxi
sono candidati ideali. Dopo l'occupazione del Tribunale di Milano da
parte dei suoi parlamentari, vorrebbe occupare anche il Quirinale. Dal
suo punto di vista è un legittimo obiettivo, per Bersani è il suicidio
della Repubblica di cui lui e solo lui sarà il responsabile. Finora
questo signore ci ha chiesto solo il voto per un governo Bersani per
farsi i cazzi suoi. Non ha risposto alla richiesta di rinunciare ai 46
milioni di euro di finanziamento elettorale, (il M5S ha rinunciato a 42
milioni di euro), non ha fatto una piega su una proposta congiunta di
incandidabilità di Berlusconi, nè per la legge sul conflitto di
interessi. Voleva tutto in cambio di nulla per sopravvivere a sé stesso.
Fonte: beppegrillo.it
Se Gargamella avesse avuto una minima intenzione di far fuori per sempre lo psiconano e di tirare fuori l' Italia dalla melma, avrebbe trovato un accordo di massima con i grillini su alcuni fondamentali punti. Ciò non è avvenuto, quindi mi viene da pensare che non è cambiato ancora nulla. Vedremo.
The King
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